A cinque anni dalla sua scomparsa, Miriam Ascarelli Piperno viene ricordata con una serata speciale dove sarà presentata una testimonianza inedita realizzata dal nipote Alberto Caviglia
📆 Mercoledì 1 febbraio 2023 🕡 Ore 18.30 📍Al Pitigliani 🤝 In collaborazione con il Centro di Cultura Ebraica 👉 Ingresso libero fino ad esaurimento posti
A cinque anni dalla sua scomparsa, Miriam Ascarelli Piperno viene ricordata con una serata speciale dove sarà presentata una testimonianza inedita realizzata dal nipote Alberto Caviglia
📆 Mercoledì 1 febbraio 2023 🕡 Ore 18.30 📍Al Pitigliani 🤝 In collaborazione con il Centro di Cultura Ebraica 👉 Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Presentazione del libro di Davide F. Jabes “IL LEADER. Adolf Hitler: la manipolazione, il consenso, il potere”
Martedì 7 febbraio 2023 Ore 20.30 al Pitigliani
INTERVENGONO: Myrta Merlino – giornalista, scrittrice e conduttrice tv Alessandro Romanello – responsabile stampati Accademia dei Lincei Anna Segre – scrittrice e psicoterapeuta
MODERA: Renato D’Emmanuele – giornalista SARA’ PRESENTE L’AUTORE
Prenotazione obbligatoria:eventi@pitigliani.it – 3275890801 Il Pitigliani – Via Arco de’ Tolomei 1 (Roma)
Presentazione del libro di Davide F. Jabes “IL LEADER. Adolf Hitler: la manipolazione, il consenso, il potere”
Martedì 7 febbraio 2023 Ore 20.30 al Pitigliani
INTERVENGONO: Myrta Merlino – giornalista, scrittrice e conduttrice tv Alessandro Romanello – responsabile stampati Accademia dei Lincei Anna Segre – scrittrice e psicoterapeuta
MODERA: Renato D’Emmanuele – giornalista SARA’ PRESENTE L’AUTORE
Prenotazione obbligatoria:eventi@pitigliani.it – 3275890801 Il Pitigliani – Via Arco de’ Tolomei 1 (Roma)
Fra il XIV e il XVIII secolo si scatena in molta parte d’Europa una vasta caccia alle streghe, diretta nei primi secoli dall’Inquisizione medioevale, poi in massima parte dai poteri laici. La Spagna, la Provenza, la Francia l’Inghilterra e la Germania, in misura minore l’Italia, sono il teatro principale di questa ondata di persecuzione, che raggiunge il suo apice nella Germania fra la seconda metà del Cinquecento e la prima metà del Seicento.
A partire dal Trecento, l’accusa di stregoneria, equiparata a quella di apostasia in quanto adorazione del demonio, ricade sotto la giurisdizione inquisitoriale. Solo dopo i primi decenni del Seicento, l’Inquisizione romana adotterà a questo riguardo una posizione molto più morbida, giungendo a mettere in crisi l’idea stessa di “stregoneria” e di conseguenza la persecuzione, che nel frattempo sarà tuttavia, fino alla metà del Settecento circa, portata avanti dai governi laici.
Nel corso, oltre a dare una panoramica dell’ondata persecutoria nei vari paesi, si intendono affrontare alcuni problemi specifici, quali la credenza nella stregoneria nel mondo ebraico, il rapporto tra la caccia alle streghe e la persecuzione antiebraica nel Medioevo, il peso dell’antifemminismo nell’ideologia e nella pratica della persecuzione, il ruolo dei sostenitori dell’innocenza delle streghe fino all’Illuminismo, il progressivo estinguersi dell’ondata persecutoria.
Il corso si articolerà in 5 incontri su Zoom dalle 18.00 alle 19.30 a partire da mercoledì 8 febbraio 2023.
6 storie, 6 protagonisti, 6 nipoti della Shoah. Un viaggio da Tel Aviv in Italia per indagare perché dopo 80 anni la Shoah è ancora attuale e come condiziona il nostro presente. Uno sguardo nuovo e contemporaneo per raccontare cosa significa crescere nella ‘memoria’, invitandoci a riflettere sulla nostra società. Una testimonianza necessaria, affidata alle parole di Federica Astrologo, Elio Limentani, Shulim Vogelmann, Sarah Rugiadi, Simone Santoro e Lia Tagliacozzo.
‘Eredi della Shoah’ è un documentario Sky Original, realizzato da Apnea Film, ideato e scritto da Roly Kornblit e Gianfranco Scancarello e diretto da Francesco Fei.
Fra il XIV e il XVIII secolo si scatena in molta parte d’Europa una vasta caccia alle streghe, diretta nei primi secoli dall’Inquisizione medioevale, poi in massima parte dai poteri laici. La Spagna, la Provenza, la Francia l’Inghilterra e la Germania, in misura minore l’Italia, sono il teatro principale di questa ondata di persecuzione, che raggiunge il suo apice nella Germania fra la seconda metà del Cinquecento e la prima metà del Seicento.
A partire dal Trecento, l’accusa di stregoneria, equiparata a quella di apostasia in quanto adorazione del demonio, ricade sotto la giurisdizione inquisitoriale. Solo dopo i primi decenni del Seicento, l’Inquisizione romana adotterà a questo riguardo una posizione molto più morbida, giungendo a mettere in crisi l’idea stessa di “stregoneria” e di conseguenza la persecuzione, che nel frattempo sarà tuttavia, fino alla metà del Settecento circa, portata avanti dai governi laici.
Nel corso, oltre a dare una panoramica dell’ondata persecutoria nei vari paesi, si intendono affrontare alcuni problemi specifici, quali la credenza nella stregoneria nel mondo ebraico, il rapporto tra la caccia alle streghe e la persecuzione antiebraica nel Medioevo, il peso dell’antifemminismo nell’ideologia e nella pratica della persecuzione, il ruolo dei sostenitori dell’innocenza delle streghe fino all’Illuminismo, il progressivo estinguersi dell’ondata persecutoria.
Il corso si articolerà in 5 incontri su Zoom dalle 18.00 alle 19.30 a partire da mercoledì 8 febbraio 2023.
6 storie, 6 protagonisti, 6 nipoti della Shoah. Un viaggio da Tel Aviv in Italia per indagare perché dopo 80 anni la Shoah è ancora attuale e come condiziona il nostro presente. Uno sguardo nuovo e contemporaneo per raccontare cosa significa crescere nella ‘memoria’, invitandoci a riflettere sulla nostra società. Una testimonianza necessaria, affidata alle parole di Federica Astrologo, Elio Limentani, Shulim Vogelmann, Sarah Rugiadi, Simone Santoro e Lia Tagliacozzo.
‘Eredi della Shoah’ è un documentario Sky Original, realizzato da Apnea Film, ideato e scritto da Roly Kornblit e Gianfranco Scancarello e diretto da Francesco Fei.
Fra il XIV e il XVIII secolo si scatena in molta parte d’Europa una vasta caccia alle streghe, diretta nei primi secoli dall’Inquisizione medioevale, poi in massima parte dai poteri laici. La Spagna, la Provenza, la Francia l’Inghilterra e la Germania, in misura minore l’Italia, sono il teatro principale di questa ondata di persecuzione, che raggiunge il suo apice nella Germania fra la seconda metà del Cinquecento e la prima metà del Seicento.
A partire dal Trecento, l’accusa di stregoneria, equiparata a quella di apostasia in quanto adorazione del demonio, ricade sotto la giurisdizione inquisitoriale. Solo dopo i primi decenni del Seicento, l’Inquisizione romana adotterà a questo riguardo una posizione molto più morbida, giungendo a mettere in crisi l’idea stessa di “stregoneria” e di conseguenza la persecuzione, che nel frattempo sarà tuttavia, fino alla metà del Settecento circa, portata avanti dai governi laici.
Nel corso, oltre a dare una panoramica dell’ondata persecutoria nei vari paesi, si intendono affrontare alcuni problemi specifici, quali la credenza nella stregoneria nel mondo ebraico, il rapporto tra la caccia alle streghe e la persecuzione antiebraica nel Medioevo, il peso dell’antifemminismo nell’ideologia e nella pratica della persecuzione, il ruolo dei sostenitori dell’innocenza delle streghe fino all’Illuminismo, il progressivo estinguersi dell’ondata persecutoria.
Il corso si articolerà in 5 incontri su Zoom dalle 18.00 alle 19.30 a partire da mercoledì 8 febbraio 2023.
Fra il XIV e il XVIII secolo si scatena in molta parte d’Europa una vasta caccia alle streghe, diretta nei primi secoli dall’Inquisizione medioevale, poi in massima parte dai poteri laici. La Spagna, la Provenza, la Francia l’Inghilterra e la Germania, in misura minore l’Italia, sono il teatro principale di questa ondata di persecuzione, che raggiunge il suo apice nella Germania fra la seconda metà del Cinquecento e la prima metà del Seicento.
A partire dal Trecento, l’accusa di stregoneria, equiparata a quella di apostasia in quanto adorazione del demonio, ricade sotto la giurisdizione inquisitoriale. Solo dopo i primi decenni del Seicento, l’Inquisizione romana adotterà a questo riguardo una posizione molto più morbida, giungendo a mettere in crisi l’idea stessa di “stregoneria” e di conseguenza la persecuzione, che nel frattempo sarà tuttavia, fino alla metà del Settecento circa, portata avanti dai governi laici.
Nel corso, oltre a dare una panoramica dell’ondata persecutoria nei vari paesi, si intendono affrontare alcuni problemi specifici, quali la credenza nella stregoneria nel mondo ebraico, il rapporto tra la caccia alle streghe e la persecuzione antiebraica nel Medioevo, il peso dell’antifemminismo nell’ideologia e nella pratica della persecuzione, il ruolo dei sostenitori dell’innocenza delle streghe fino all’Illuminismo, il progressivo estinguersi dell’ondata persecutoria.
Il corso si articolerà in 5 incontri su Zoom dalle 18.00 alle 19.30 a partire da mercoledì 8 febbraio 2023.
Fra il XIV e il XVIII secolo si scatena in molta parte d’Europa una vasta caccia alle streghe, diretta nei primi secoli dall’Inquisizione medioevale, poi in massima parte dai poteri laici. La Spagna, la Provenza, la Francia l’Inghilterra e la Germania, in misura minore l’Italia, sono il teatro principale di questa ondata di persecuzione, che raggiunge il suo apice nella Germania fra la seconda metà del Cinquecento e la prima metà del Seicento.
A partire dal Trecento, l’accusa di stregoneria, equiparata a quella di apostasia in quanto adorazione del demonio, ricade sotto la giurisdizione inquisitoriale. Solo dopo i primi decenni del Seicento, l’Inquisizione romana adotterà a questo riguardo una posizione molto più morbida, giungendo a mettere in crisi l’idea stessa di “stregoneria” e di conseguenza la persecuzione, che nel frattempo sarà tuttavia, fino alla metà del Settecento circa, portata avanti dai governi laici.
Nel corso, oltre a dare una panoramica dell’ondata persecutoria nei vari paesi, si intendono affrontare alcuni problemi specifici, quali la credenza nella stregoneria nel mondo ebraico, il rapporto tra la caccia alle streghe e la persecuzione antiebraica nel Medioevo, il peso dell’antifemminismo nell’ideologia e nella pratica della persecuzione, il ruolo dei sostenitori dell’innocenza delle streghe fino all’Illuminismo, il progressivo estinguersi dell’ondata persecutoria.
Il corso si articolerà in 5 incontri su Zoom dalle 18.00 alle 19.30 a partire da mercoledì 8 febbraio 2023.
Fra il XIV e il XVIII secolo si scatena in molta parte d’Europa una vasta caccia alle streghe, diretta nei primi secoli dall’Inquisizione medioevale, poi in massima parte dai poteri laici. La Spagna, la Provenza, la Francia l’Inghilterra e la Germania, in misura minore l’Italia, sono il teatro principale di questa ondata di persecuzione, che raggiunge il suo apice nella Germania fra la seconda metà del Cinquecento e la prima metà del Seicento.
A partire dal Trecento, l’accusa di stregoneria, equiparata a quella di apostasia in quanto adorazione del demonio, ricade sotto la giurisdizione inquisitoriale. Solo dopo i primi decenni del Seicento, l’Inquisizione romana adotterà a questo riguardo una posizione molto più morbida, giungendo a mettere in crisi l’idea stessa di “stregoneria” e di conseguenza la persecuzione, che nel frattempo sarà tuttavia, fino alla metà del Settecento circa, portata avanti dai governi laici.
Nel corso, oltre a dare una panoramica dell’ondata persecutoria nei vari paesi, si intendono affrontare alcuni problemi specifici, quali la credenza nella stregoneria nel mondo ebraico, il rapporto tra la caccia alle streghe e la persecuzione antiebraica nel Medioevo, il peso dell’antifemminismo nell’ideologia e nella pratica della persecuzione, il ruolo dei sostenitori dell’innocenza delle streghe fino all’Illuminismo, il progressivo estinguersi dell’ondata persecutoria.
Il corso si articolerà in 5 incontri su Zoom dalle 18.00 alle 19.30 a partire da mercoledì 8 febbraio 2023.
Il Pitigliani è lieto di invitarvi alla presentazione del libro
Memorie di famiglia. Piccole storie all’interno della grande Storia a cura di Anna Foa
Giovedì 23 febbraio 2023 ore 21.00 al Pitigliani
La presentazione sarà preceduta da una spaghettata alle ore 20.00
Intervengono: Enrica Bricchetto Istoreto – Torino Anna Foa Storica Amedeo Spagnoletto MEIS – Ferrara
Modera: Daniele Fiorentino Storico
Giordana Tagliacozzo interpreta un monologo liberamente tratto dal diario di Tosca Di Segni Tagliacozzo
Saranno presenti le ideatrici del progetto “Memorie di famiglia” Giordana Menasci e Anna Orvieto
Il volume raccoglie alcune delle testimonianze raccontate durante le passate 12 edizioni di Memorie di Famiglia dai nipoti che hanno raccontato in prima persona gli eventi che hanno coinvolto i loro nonni e bisnonni nel periodo della guerra, diventando loro stessi portavoci e testimoni della Memoria.
Prenotazione obbligatoria OFFERTA MINIMA PER LA CENA 20 EURO 3275890801 – eventi@pitigliani.it Il Pitigliani – Via Arco de’ Tolomei 1 (Trastevere)
Il Pitigliani è lieto di invitarvi alla presentazione del libro
Memorie di famiglia. Piccole storie all’interno della grande Storia a cura di Anna Foa
Giovedì 23 febbraio 2023 ore 21.00 al Pitigliani
La presentazione sarà preceduta da una spaghettata alle ore 20.00
Intervengono: Enrica Bricchetto Istoreto – Torino Anna Foa Storica Amedeo Spagnoletto MEIS – Ferrara
Modera: Daniele Fiorentino Storico
Giordana Tagliacozzo interpreta un monologo liberamente tratto dal diario di Tosca Di Segni Tagliacozzo
Saranno presenti le ideatrici del progetto “Memorie di famiglia” Giordana Menasci e Anna Orvieto
Il volume raccoglie alcune delle testimonianze raccontate durante le passate 12 edizioni di Memorie di Famiglia dai nipoti che hanno raccontato in prima persona gli eventi che hanno coinvolto i loro nonni e bisnonni nel periodo della guerra, diventando loro stessi portavoci e testimoni della Memoria.
Prenotazione obbligatoria OFFERTA MINIMA PER LA CENA 20 EURO 3275890801 – eventi@pitigliani.it Il Pitigliani – Via Arco de’ Tolomei 1 (Trastevere)
SUORA MAMMA E SUORA BABBO interprete Arianna Ninchi violinista Rav Haim Fabrizio Cipriani inserti video e voci off Ottilia Anselmi, Giordana Tagliacozzo, Lucilla Franchetti, Giacomo Ceccherini Silberstein, Tommaso Ceccherini Silberstein oggetti scena/im. digitali Rosalba Balsamo video Francesco Cordio-Francesco Di Trapani ufficio stampa Lucilla Franchetti testo e regia Francesco Suriano consulenza storica Francesca Ceccherini Silberstein – Miriam Lea Reuveni – Pier Vittorio Ceccherini – Raffaella Di Castro – Beatrice Pizzichetti.
Prenotazione obbligatoria OFFERTA MINIMA 10 EURO 3275890801 – eventi@pitigliani.it Il Pitigliani – Via Arco de’ Tolomei 1 (Trastevere)
Suora Mamma e Suora Babbo è la storia della vita di Susanna Silberstein Trevisani in Ceccherini. Susanna Silberstein ci lascia nel 2020 durante il primo lockdown in Italia a Roma. Questo testo è stato scritto per ricordare la vita di colei che è stata una sopravvissuta all’Olocausto e perché la casualità degli eventi ha fatto sì che, dopo appunto 77 anni, anche Susanna non abbia potuto avere un funerale così come i suoi genitori, sua sorella Elena, suo fratello Riccardo, i suoi nonni, i suoi zii, tutti perseguitati e uccisi per il fatto di essere ebrei. Suora Mamma e Suora Babbo, da cui il titolo, sono le due suore francescane che per tre anni, hanno cresciuto Susanna in un convento di Firenze, dove era stata nascosta dai suoi genitori, nella speranza che almeno lei si salvasse come poi è accaduto. Successivamente Susanna è stata accolta da un’altra donna, Libera Trevisani, la sua madre adottiva e da Marcella Treves, la “zia”. La Treves, in realtà era una grande amica di Libera Trevisani e soprattutto rappresentante della Delasem di Firenze, l’associazione ebraica che si è occupata appunto delle adozioni dei bambini riusciti a sopravvivere al terribile eccidio da parte dei nazi-fascisti. La storia percorre settantaquattro anni e racconta la vita di Susanna Silberstein, questo il cognome dei suoi genitori, che solo dopo anni scoprì non esistere più, della madre adottiva Libera e di suo marito, Pier Vittorio Ceccherini, che, dopo la nascita dei suoi due figli Tullio e Francesca, l’ha aiutata in questo lungo e doloroso percorso alla scoperta di quella vita che aveva praticamente dimenticato e soprattutto messo da parte. Suora Mamma e Suora Babbo racconta di come decine di donne: Libera… Edit… Marcella… Elena… Lea… Cornelia… Leonida… Madre Superiora… Suora Babbo… Suora Mamma… Angelica… Francesca… sono riuscite ad aiutare Susanna: “Io ho avuto solo donne che mi hanno difeso, donato affetto, letizia, supportato, cullato, amato, gioito”. Il titolo Suora Mamma e Suora Babbo in qualche modo evoca anche la frase di Papa Francesco :“La consacrata è madre, deve essere madre e non zitella”. * Quando Susanna Silberstein andò per la prima volta in Israele, a Gerusalemme nello Yad Vashem lesse una frase che divenne per lei un insegnamento: “Non sarai morto invano se i figli dei tuoi figli si ricorderanno di te”.
Lo spettacolo è una sorta di monologo in cui la protagonista, interpreta non solo Susanna ma a volte anche gli altri personaggi narrati creando a volte dei veri e propri dialoghi, talvolta sarà il musicista a dare voce ad alcuni personaggi, cosi come le immagini e le voci off. L’attrice protagonista è Arianna Ninchi, figlia e nipote d’arte. E’ stata diretta tra gli altri da: Arnaldo Ninchi, Antonio Calenda, Ennio Coltorti e molti altri. Il violinista è Haim Fabrizio Cipriani. Rabbino, violinista, direttore dell’ensemble Il Falcone, membro de Il Giardino Armonico. Le immagini video sono brevi filmati con materiale di repertorio e scene costruite appositamente da Francesco Cordio e Francesco Di Trapani. Gli oggetti di scena e le immagini digitali sono di Rosalba Balsamo.
SUORA MAMMA E SUORA BABBO interprete Arianna Ninchi violinista Rav Haim Fabrizio Cipriani inserti video e voci off Ottilia Anselmi, Giordana Tagliacozzo, Lucilla Franchetti, Giacomo Ceccherini Silberstein, Tommaso Ceccherini Silberstein oggetti scena/im. digitali Rosalba Balsamo video Francesco Cordio-Francesco Di Trapani ufficio stampa Lucilla Franchetti testo e regia Francesco Suriano consulenza storica Francesca Ceccherini Silberstein – Miriam Lea Reuveni – Pier Vittorio Ceccherini – Raffaella Di Castro – Beatrice Pizzichetti.
Prenotazione obbligatoria OFFERTA MINIMA 10 EURO 3275890801 – eventi@pitigliani.it Il Pitigliani – Via Arco de’ Tolomei 1 (Trastevere)
Suora Mamma e Suora Babbo è la storia della vita di Susanna Silberstein Trevisani in Ceccherini. Susanna Silberstein ci lascia nel 2020 durante il primo lockdown in Italia a Roma. Questo testo è stato scritto per ricordare la vita di colei che è stata una sopravvissuta all’Olocausto e perché la casualità degli eventi ha fatto sì che, dopo appunto 77 anni, anche Susanna non abbia potuto avere un funerale così come i suoi genitori, sua sorella Elena, suo fratello Riccardo, i suoi nonni, i suoi zii, tutti perseguitati e uccisi per il fatto di essere ebrei. Suora Mamma e Suora Babbo, da cui il titolo, sono le due suore francescane che per tre anni, hanno cresciuto Susanna in un convento di Firenze, dove era stata nascosta dai suoi genitori, nella speranza che almeno lei si salvasse come poi è accaduto. Successivamente Susanna è stata accolta da un’altra donna, Libera Trevisani, la sua madre adottiva e da Marcella Treves, la “zia”. La Treves, in realtà era una grande amica di Libera Trevisani e soprattutto rappresentante della Delasem di Firenze, l’associazione ebraica che si è occupata appunto delle adozioni dei bambini riusciti a sopravvivere al terribile eccidio da parte dei nazi-fascisti. La storia percorre settantaquattro anni e racconta la vita di Susanna Silberstein, questo il cognome dei suoi genitori, che solo dopo anni scoprì non esistere più, della madre adottiva Libera e di suo marito, Pier Vittorio Ceccherini, che, dopo la nascita dei suoi due figli Tullio e Francesca, l’ha aiutata in questo lungo e doloroso percorso alla scoperta di quella vita che aveva praticamente dimenticato e soprattutto messo da parte. Suora Mamma e Suora Babbo racconta di come decine di donne: Libera… Edit… Marcella… Elena… Lea… Cornelia… Leonida… Madre Superiora… Suora Babbo… Suora Mamma… Angelica… Francesca… sono riuscite ad aiutare Susanna: “Io ho avuto solo donne che mi hanno difeso, donato affetto, letizia, supportato, cullato, amato, gioito”. Il titolo Suora Mamma e Suora Babbo in qualche modo evoca anche la frase di Papa Francesco :“La consacrata è madre, deve essere madre e non zitella”. * Quando Susanna Silberstein andò per la prima volta in Israele, a Gerusalemme nello Yad Vashem lesse una frase che divenne per lei un insegnamento: “Non sarai morto invano se i figli dei tuoi figli si ricorderanno di te”.
Lo spettacolo è una sorta di monologo in cui la protagonista, interpreta non solo Susanna ma a volte anche gli altri personaggi narrati creando a volte dei veri e propri dialoghi, talvolta sarà il musicista a dare voce ad alcuni personaggi, cosi come le immagini e le voci off. L’attrice protagonista è Arianna Ninchi, figlia e nipote d’arte. E’ stata diretta tra gli altri da: Arnaldo Ninchi, Antonio Calenda, Ennio Coltorti e molti altri. Il violinista è Haim Fabrizio Cipriani. Rabbino, violinista, direttore dell’ensemble Il Falcone, membro de Il Giardino Armonico. Le immagini video sono brevi filmati con materiale di repertorio e scene costruite appositamente da Francesco Cordio e Francesco Di Trapani. Gli oggetti di scena e le immagini digitali sono di Rosalba Balsamo.